La vera storia di Giulietta e Romeo (alias Lucina Savorgnan del Monte e Luigi da Porto)

L’origine friulana del mito

   

                   

La storia di Giulietta e Romeo nasce e si svolge in Friuli. La singolare scoperta viene rivelata, a Vicenza, nel maggio del 1985, dal prof. Cecil Clough, dell’Università di Liverpool, in occasione del 500° anniversario della morte di Luigi da Porto, autore della Novella “ Giulietta”.  I suoi protagonisti (Lucina e Luigi) appartengono al potente casato dei Savorgnan. Il 26 febbraio 1511, nel palazzo di famiglia a Udine, durante una festa di carnevale, Lucina, quindicenne, fa il suo debutto nella vita sociale e lo fa cantando, suonando e ballando in un modo che incanta

Luigi Da Porto, (1485-1429), capitano di cavalleria di stanza a Cividale del Friuli, dal 10 marzo 1510.

La giovane Lucina viene descritta brevemente da Gregorio Amaseo la sera precedente alla rivolta del Crudele giovedì grasso:

<<…la sera medema, siando redutti a casa de madonna Maria Savorgnana, dove se danzava, sonando dil continuo d’un clavizimbano, et in consonantia cantando degnamente madonna Lucina sua figliola, donzella pellegrina, et visto lì alquanti balli fin al tardi… »

 Il professor Detalmo Pirzio-Biroli, figlio di Idanna Savorgnan di Brazzà Cergneu (coadiuvato pure dal figlio Roberto, eredi ambedue di un ramo della famiglia Savorgnan e abitanti nel castello di Brazzacco Superiore a pochi chilometri da Udine) fece intense ricerche d’archivio e su testi contemporanei come : “Nobiltà e popolo” di Angelo Ventura  del 1964 per verificare i contenuti della famosa relazione di Cecil Clough professore inglese della storia del Rinascimento all’università di Liverpool, insigne studioso da oltre trent’anni dell’opera e di altri suoi scritti che Detalmo ricevette dallo stesso storico inglese il 16 agosto 1985. Questa ricerca quindi si sviluppa dalla corrispondenza di tra Pirzio-Biroli e Clough tra il 1985 e 1990. Detalmo, in particolare fu colui che diede l’input a questa storia cercò documentazioni per trenta anni e tenne una relazione epistolare con il professore di Liverpool dal quale ricevette preziosi documenti. La sublime opera di Shakespeare è la trasposizione della vicenda d’amore di Lucina Savorgnan del Monte di Osoppo e Luigi da Porto, figlio di Elisabetta Savorgnan del Torre di Brazzà che si svolge in un contesto storico politico di vicende d’armi e di eredità. Siamo nel 1511: la potente famiglia dei Savorgnan era divisa in due rami detti del Torre e del Monte ugualmente potenti, ma politicamente discordi. Antonio Savorgnan del Torre era il fanatico filoveneziano capo della fazione degli “Zamberlani” mentre Girolamo Savorgnan del Monte pur essendo leale verso il potere centrale nello stesso tempo difendeva gli altri nobili “Strumieri” dalle accuse di Antonio che li indicava ai contadini come causa dei loro mali. La guerra del 1508-1516 rendeva sempre più debole il Luogotenente veneto e invece sempre più forte Antonio Savorgnan sul quale la Serenissima contava per un dominio indiretto sul Friuli. Luigi da Porto è chiamato in Friuli da Antonio come capitano della cavalleria della Repubblica veneta per fronteggiare le truppe imperiali austriache con le quali la Serenissima è in guerra (notizie che ricaviamo dalle “Lettere Storiche” di Luigi da Porto). A Udine, ad un ballo mascherato in occasione del carnevale il 26 febbraio 1511, a palazzo Savorgnan, (ubicato ove ora c’è piazza Venerio) Luigi conosce sua cugina Lucina (probabilmente si erano già incontrati da piccoli essendo cugini presso il castello di Brazzacco di Moruzzo a Moruzzo) ambedue si innamorano ma il loro è un amore impossibile perché le loro famiglie sono rivali. Il casato è diviso tra due fazioni che si odiano: Savorgnan del ramo “della  Torre”al quale appartiene Luigi poiché sua madre è sorella di Antonio Savorgnan che instaura in  Friuli una Signoria seppur sotto l’autorità di Venezia. Lucina appartiene invece all’altro ramo “del Monte” a cui capo c’è suo zio Girolamo Savorgnan. Antonio Savorgnan della Torre di Bratka (Brazzà) e di Cergneu alla testa dei “Villani del contado” e dei borghesi cittadini detti “Zamberlani” attacca Udine e Cividale ed i palazzi dei nobili non fedeli a Venezia. Antonio Savorgnan organizza il “partito contadino” e lo porta nel Parlamento del Friuli, al Castello di Udine. I Villani del contado incendiano i castelli dei nobili schierati con gli “Imperiali”. Girolamo Savorgnan del Monte, di Osoppo, non segue Antonio in questa rivoluzione: la prima rivoluzione contadina del Rinascimento in Europa. In seguito a ciò Antonio viene processato dalla Repubblica Serenissima che mostra agli “Imperiali”la sua imparzialità.  Antonio è esentato da responsabilità in merito, ma viene mandato in Friuli, in pasto ai suoi nemici ma, non sentendosi ivi sicuro, tradisce Venezia nel settembre del 1511 e passa agli “Imperiali”. Antonio con i figli e i nipoti si rifugia in Austria, ma la Serenissima confisca i beni suoi e dei nipoti. Antonio viene ucciso, assieme al figlio, -da sicari veneziani, a Villaco nel 1512. Subentra Girolamo Savorgnan, fedele a Venezia, che gli concede l’autorità sul Friuli, ma Girolamo vorrebbe i beni che appartenevano ad Antonio e ai suoi nipoti. Venezia teme che l’esclusione dall’eredità acuisca ancora di più le rivalità tra le due fazioni perciò risolve il problema con un matrimonio politico tra uno dei nipoti di Antonio e una figlia di Girolamo, ma questi non accetta. Rientra dall’esilio Francesco e i Veneziani combinano il matrimonio tra quest’ultimo e Lucina Savorgnan, nipote di Girolamo e Orsina Canal, sorella di Canaletto. La Serenissima riesce così a controllare il Friuli grazie a questo matrimonio tra le due famiglie Savorgnan, rivali. Luigi da Porto è invalido per una ferita da un colpo di lancia fra collo e nuca riportata in uno scontro con gli Imperiali fra Gradisca e Cormons il 20 giugno del 1511, che gli paralizza il lato sinistro del corpo e si ritira nel castello paterno di Montorso Vicentino. Luigi soffre enormemente e per sentirsi ancora vicino a lei, sperando che lei torni scrive la novella Giulietta dedicata “Alla bellissima e leggiadra Madonna Lucina Savorgnana” (che, secondo Cecil Clough, è stata scritta in occasione delle nozze di Lucina Savorgnan del Monte Osoppo con Francesco Savorgnan del Torre intorno al 1517). Luigi non vuole che la sua novella sia riconosciuta come autobiografica per cui la retrodata al 1303 ambientandola a Verona ove le famiglie dei Capuleti e Montecchi prendono il posto dei Savorgnan del Torre e del Monte. Il convento dei Francescani, a Verona, il periodo 1300, Giulietta e Romeo è tutta un’invenzione, una pura creazione letteraria (come già, nel 1800, era stato osservato da studiosi veneti quali GIUSEPPE TODESCHINI e BARTOLOMEO BRESSAN). Luigi è convinto che Lucina l’abbia lasciato per la sua infermità e amareggiato poiché al suo posto per la “ragion di stato”, ha sposato suo cugino, dello stesso ramo della sua casata. L’edizione originale della Novella si conclude con una nota di biasimo verso le donne che non hanno la costanza e la fedeltà di Giulietta che preferisce morire piuttosto che sposare un altro uomo. La Novella di da Porto fu tradotta dapprima in francese poi in inglese. Oltre Manica assunse la forma di un lungo poema che si pensa sia stata la fonte alla quale attinse il drammaturgo William Shakespeare che, alla fine del 1500, ne fece una rielaborazione geniale dal titolo: “Romeo and Juliet” che  trovò, nella città scaligera, una fortunata e abile messinscena ad uso e immagine turistica.

          DIFFERENZE DELLA STORIA TRA VERONA E UDINE

Le differenze fra le due parti, tuttavia, non mancano, anche se è sempre  l’amore ad essere il protagonista assoluto.

A Verona, l’amore sfida la morte e la supera in uno slancio senza paura. A Udine, l’amore deve fare i conti con le avversità della vita che colpiscono anche più della morte, e lo fa con una pazienza commovente.

A Verona, l’amore sfida la morte e la supera in uno slancio senza paura. A Udine, l’amore deve fare i conti con le avversità della vita che colpiscono anche più della morte, e lo fa con una pazienza commovente.

A Verona,  i fatti  avvengono rapidamente i, nel giro di poco tempo, un susseguirsi di imprevisti spettacolari, mentre in Friuli gli eventi si snodano con un ritmo di anni .

A Verona, l’eroina è Giulietta che guida il cuore e trascina gli eventi piegandoli all’obiettivo dell’amore, mentre a Udine , il protagonista è Luigi . Egli, dopo la grave ferita subìta nella battaglia di Manzano, continua a sperare e lottare anche contro ogni reale ragionevolezza, per salvare, in qualche modo, l’amore che lo lega alla sua amata Lucina , destinata , per un calcolo politico, a sposare Francesco Savorgnan del Torre. Mentre, infine, il circuito fatale amore-morte, a Verona si conclude nell’abbraccio fatale di una tomba, in Friuli, nasce l’amore fra Luigi e Lucina, alla festa di carnevale organizzata da Maria Griffoni, madre di Lucina, mercoledì 26 febbraio 1511, a Palazzo Savorgnan a Udine, vicino alla chiesa di S. Francesco, (oggi Piazza Venerio, esiste tuttora la planimetria fatta realizzare dall’architetto Valle) e Lucina fa il suo ingresso in società intrattenendo gli ospiti cantando e suonando il clavicembalo. L’amore scoppia a prima vista, un amore difficile, se non impossibile e non tanto perché Luigi da parte di madre (Elisabetta Savorgnan del  Monte Osoppo sposata con Bernardino da Porto vicentino) è cugino alla lontana di Lucina, quanto perché parente di Antonio del Torre (1485 – 1512) il capo della famiglia discorde, vero potente signore del Friuli, a nome di Venezia. Tutto ciò coincide con l’esplodere della tragedia della Zobbia Grassa (giovedì grasso 1511): regolamento di conti fra i Savorgnan  filoveneziani, e i Torriani, pro-imperiali, finisce per coinvolgere  masse di contadini.

       NARRAZIONE DEI FATTI CHE STANNO ALLA BASE DELLA

                    VERA STORIA DEI DUE CELEBRI AMANTI

Nel tardo pomeriggio del 20 giugno 2011 tra Gradisca e Cormons presso il fiume Natisone si svolge la sanguinosa battaglia fra le truppe imperiali reduci dalle scorrerie fatte in Friuli e le truppe della Serenissima nelle cui fila milita il capitano dei cavalleggeri veneti Luigi da Porto che nella circostanza cade gravemente ferito per via di lancia nemica che gli colpisce la vertebra cervicale. A 26 anni questo ragazzo nobile d’animo e di nome educato ai valori migliori della cultura rinascimentale, resta invalido e in un momento solo vede svanire i suoi ambiziosi sogni di gloria militare, le sue disposizioni letterarie e soprattutto l’amore che da pochi mesi ha acceso il suo cuore. La scintilla amorosa è avvenuta infatti il mercoledì 26 febbraio precedente, durante il ballo di carnevale che Maria Griffoni, moglie di Giacomo Savorgnan del Monte ha organizzato a Udine nel palazzo Savorgnan. Lucina a 14 anni celebra la sua entrata in società e lo fa cantando   suonando il clavicembalo affascinando così il cugino Luigi (di stanza a Cividale dal 10 marzo 1510) recatosi lì mascherato anche per un controllo politico come gli aveva in dicato lo zio Antonio Savorgnan del Torre. Infatti una situazione incandescente di contrasti e di odio stava per esplodere tra le fazioni nobiliari e il popolo contadino esasperato,  scatenerà la sua orribile e distruttiva voglia di vendetta al termine della notte. Essa sarà chiamata la ZOBBIA GRASSA (giovedì grasso) e incrocerà i sogni più teneri e la più truce violenza. Questo è lo scenario nel quale si muovono e si affrontano grandi interessi politici e militari: il Friuli è al centro di scontri tra potenze europee, vista la posizione strategica di passaggio tra il Nord Imperiale e il Sud veneziano. Siamo nel pieno di una guerra chiamata LEGA DI CAMBRAI (1508 – 1516) in cui praticamente tutta l’Europa si è schierata contro la temutissima e crescente potenza della Serenissima Repubblica.

Il quadro politico locale della Patria (così era chiamato comunemente il Friuli) era caratterizzato dalla tradizionale nobiltà castellana favorevole all’Imperatore, ancorata a vecchie logiche di potere feudale, mentre, dall’altre parte c’è la Nobiltà Urbana. Si scatena così a Udine e fra i castelli friulani la più sanguinosa e distruttiva delle faide tra le diverse fazioni della nobiltà castellana, il regolamento di conti fra i SAVORGNAN (filoveneziani) e i TORRIANI (pro Imperiali) che finisce per coinvolgere masse di contadini, sobillati a antichi asti e ingiustizie più ancora che dagli interessi dei Signorotti feudali. La rivolta lascerà un cumulo desolante di macerie nella Piccola patria mentre le rivendicazioni dei comuni rustici riceveranno vantaggi di qualche misera concessione. In questo contesto di morte nasce l’amore tra Lucina e Luigi. Esso viene tramandato nei secoli con i nomi di Giulietta e Romeo che dissimulano i veri protagonisti Lucina e Luigi. Mentre l’amore si spegne pian piano sotto i colpi della cruda realtà Luigi dal suo letto d’infermità e d’impotenza ha ancora l’immensa forza interiore e la bellezza di immaginare la vittoria finale o, almeno, la speranza. Per questo Luigi detta la Novella che è un appello disperato per la sua Lucina, una preghiera, una poesia, diventata un messaggio che attraverso il tempo è giunto fino a noi con la grandezza di un amore che, proprio morendo, è diventato leggenda perché l’amore, per vivere, ha bisogno di identificarsi in storie vere, prima di credere ai miti. I luoghi più significativi di questa vicenda sono: Udine, Castello Brazzacco Superiore, Osoppo, Manzano, Cividale del Friuli, Gradisca d’Isonzo, Ariis. La nostra tenace speranza è che questo tracciato, debitamente pubblicizzato, possa diventare un motivo importante di attrazione turistica, un messaggio di pensieri forti e positivi, valorizzando così pure a 360 gradi il nostro territorio.      

            FRIULI VENEZIA GIULIA TERRA D’AMORE E D’AMARE

Villa Da Porto Barbaran, la casa dove probabilmente Luigi compose la Novella – Montorso Vicentino

La Novella fu pubblicata a Venezia una prima volta poi dal Bendoni e in seguito da Pietro Bembo (amante della madre di Lucina). La sua trama costituirà la base di racconti molto simili a quelli di altri autori sia italiani (Bandello) che francesi (Boisteau) e inglesi (Painter). In Inghilterra divenne un lungo poema al quale si pensa attinse William Shakespeare per scrivere, nel 1596 l’immortale tragedia “Romeo and Juliet.”

   DALLE RICERCHE DI CECIL CLOUGH

1- Da “LETTERE STORICHE, A CURA DI C. CLOUGH”: “Luigi veniva a Udine dal Provveditore sia per regolari rendiconti  dato che questo era il  suo incarico che  per visitare Lucina e i suoi…sicuramente incontrò Lucina…e partecipò ai balli dati da Maria a Palazzo Savorgnan nei 15 mesi restato in Friuli…”

2- RELAZIONE ALLA ACCADEMIA OLIMPICA A VICENZA 1985: “Questa dedica (a Lucina) è una prova conclusiva che si riferisce alla vita di Luigi…il porto d’amore è Lucina”…“Certamente quella sera (26/02/1511) Luigi era a Udine…” “Lucina e Luigi si sono innamorati ad un ballo, è questa la verità dietro la Novella…nella dedica egli si riferisce a sé e a Lucina”

3 – “TRACCE TANGIBILI” 2006 Campanotto Udine : “La stessa Novella di Luigi da Porto è una prova che la relazione amorosa ambientata a Verona era fittizia, scritta in conseguenza di una infelice storia di amore dell’autore a Udine con la cugina Lucina, che spinse l’autore a dedicarle la storia e in verità a presentarla come allusione a lei. Il significato della dedica si rivela nel constatare che tanto lei quanto il suo amore erano perduti per lui e che la loro infelice storia di amore trovava forti eco nella Giulietta”. “Esiste una similarità eccezionale fra la realtà dell’incontro di Luigi con Lucina in Friuli nel 1510-11 e la sua descrizione fittizia dell’amore fra Giulietta e Romeo, due secoli prima…Esiste una differenza, ma le somiglianze appaiono così eccezionali che si può ammettere che esse siano volute dall’autore…come nel caso di Giulietta e Romeo anche Luigi e Lucina divennero amanti…e in segreto fecero promessa di matrimonio, cioè, secondo l’usanza del tempo, si sposarono…Luigi scrisse la Novella (1517-1523) rivolgendo a lei la sua amarezza che era motivata dal fatto che lei aveva scelto di ignorare il loro matrimonio segreto e il loro precedente amore”;

 4 – da “AMORE E GUERRA NEL VENETO”: “da Porto è stato spinto da amore a scrivere la storia(la Novella Giulietta) e ad inviarla a Lucina…Lei poteva capire il significato nascosto…la prova della storia di amore fra Luigi e Lucina è di necessità indiziaria, ma è la verità dietro la storia di Giulietta e Romeo”;

ALTRI STUDIOSI:

  • Antonio da Porto, studioso, pronipote di Luigi. Intervento al Castello di Udine (2006), “Basandomi su storie scritte in famiglia, si diceva che Luigi si era innamorato di una friulana, Luigi era Romeo e Lucina era Giulietta…Verona? Suggestivo, ma tutto falso, nulla di reale…tutto si è svolto qui (a Udine)”;
  • Detalmo Pirzio Biroli, studioso ed erede dei Savorgnan: dal libro “Finestre e finestrelle” (2005 – Campanotto Ed.) “In quello stesso giorno del martedì (mercoledì) grasso del 1511 Maria Savorgnan dà un grande ballo di carnevale al Palazzo Savorgnan di Udine…Lucina che ha 14 anni, canta…con grande grazia e fascino…Luigi da Porto è certamente a quel ballo…non si sa se Luigi (Romeo) e Lucina (Giulietta) si fossero già incontrati; comunque è chiaro che un grande amore sbocciò fra i due…”;
  • Gianfranco Ellero, storico: già portatore di una relazione al Castello di Udine (2006), in occasione della presentazione del libro “Giulietta e Romeo: l’origine friulana del mito”. Egli scrive, nel suo libro “Storia di Udine”, “Lucina fu vista al ballo da Luigi che si innamorò, fu amore a prima vista, egli promette di sposarla…Luigi da Porto scrisse la Novella, il racconto è autobiografico, come è stato dimostrato, anche se ambientato a Verona…Udine dovrebbe ricordare almeno con una lapide in Piazza Venerio l’amore di Luigi e Lucina che sono gli antenati di Giulietta e Romeo secondo Clough”.
    Concetto che anche nella Prefazione al Catalogo della Mostra “Amore e Morte in Friuli, 1511” viene ripetutamente ribadito così sette artisti del Centro Arti Plastiche hanno accettato con entusiasmo di raccontare in pittura la storia dell’infelice amore fiorito nel tragico carnevale del 1511 fra Luigi da Porto e Lucina Savorgnan…nei pressi della chiesa di San Francesco fiorì l’amore di Luigi con Lucina…in sette quadri-capitoli è stata ricostruita l’origine friulana del mito di Giulietta e Romeo,
    Ancora Ellero: “…la sera del 26 febbraio 1511 Maria Savorgnan, madre di Lucina organizzò nel palazzo di Udine un ballo in maschera….Lucina fu vista quella sera anche da Luigi da Porto…e l’amore scoppiò a prima vista…”( Udine 2008, Arti Grafiche Friulane)
  • Roberto Sandron: dal libro “Storia di Portogruaro – dalle origini ai giorni nostri” (Ed. Biblioteca dell’Immagine – 2013)…”già nell’800, Cesare Foligno (di Portogruaro) prof. a Oxford (1922) scrive che la Novella che ha ispirato la tragedia di William Shakespeare adombra in realtà un ricordo di Luigi, ossia il suo amore controverso con Lucina Savorgnan…sbocciato a Udine durante il carnevale del 1511…” (pag. 118-119);

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